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Planetarium

PLANETARIUM, un film che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 13 Aprile, distribuito dalle Officine Ubu per la regia di Rebecca Zlotowski con Natalie Portman, Lily-Rose Depp, Emmanuel Salinger e Louis Garrel. Il fascino di questo film sta nella storia: una storia inedita, creata unendo elementi e fatti realmente accaduti.

Sulla fine degli anni 30 Laura e Kate Barlow, due sorelle americane, conquistano Parigi e l’Europa attraverso le loro abilità di Medium. Laura e Kate Barlow sono realmente esistite ed erano le sorelle Fox, ammaliatrici di masse, che praticavano sedute spiritche per centinaia di investigatori (coloro che erano interessati ai fenomeni spiritici) A Parigi, durante il loro tour europeo, incontrano Andrè Korben, un rinomato produttore cinematografico francese. Nella realtà una delle sorelle Fox si sposa con un banchiere che le chiede di farsi possedere dallo spirito della moglie morta, ad ogni modo il personaggio del regista è realmente esistito e non ha avuto a che fare con le sorelle Fox, ma bensì con il nazismo di cui è stato vittima e deportato ad Auschwitz. Bernard Natan, questo il suo vero nome, era un ricco produttore di origine romena, naturalizzato francese, che aveva rilevato il Pathè Cinema nel 1929, e aveva acquistato e creato lo studio della rue Francoeur – l’attuale ubicazione della Fèmis, la scuola di cinema dove ha studiato la regista del film Rebecca Zlotowski. Benché scettico, Korben decide per gioco di sottoporsi ad una seduta spiritica privata con le due ragazze: gli eventi ai quali assisterà provocheranno in lui un forte shock. Profondamente colpito, offre alle sorelle ospitalità e stipula con loro un contratto allo scopo di compiere un ambizioso esperimento: dirigere il primo vero film di fantasmi. Ma Laura capisce ben presto che le vere intenzioni di Korben sono altre e che vi sono ragioni più oscure che lo legano a loro…

Rebecca Zlotowski è una regista molto dotata alla terza esperienza come regista, ma sa quello che vuole e questo film, oltre ad avere una storia affascinante e ricca di rimandi, come è stato già scritto, vanta di un cast eccezionale come l’attrice Natalie Portman (primo ruolo protagonista bambina del film Leon) coinvolta molto velocemente e quasi inconsciamente nel film fin dall’inizio. “Ho incontrato Natalie Portman circa dieci anni fa da due amici in comune che hanno fatto da tratto d’unione tra gli Stati Uniti e la Francia. Ci siamo incontrate il giorno in cui ho avuto l’anticipo degli incassi di Belle Epine … Lei ha incarnato una sorta di tutor ed è stato allora che si è interessata al mio lavoro. Era evidente che avessi voglia di dirigerla, ma non si era presentato nessun progetto, lei viveva negli Stati Uniti, non volevo fare un film americano. Non era il momento. Dopo, penso che sia stato un gioco d’astuzia: sapevo che si stava trasferendo in Francia e, in un certo modo, ho orchestrato tutto quasi a mia insaputa, per avere un soggetto pronto per lei. Le ho proposto il ruolo molto velocemente e lei ha accettato prima che la sceneggiatura fosse completata, è stato tutto così fluido, al contrario delle complicazioni che possiamo immaginare quando si pensa a star del suo calibro.” racconta Rebecca.

Accanto a Natalie, nei panni di sua sorella minore, Lily-Rose Depp, figlia di Johnny Deep e la cantante francese Vanessa Paradis. “Ho incontrato Rebecca molto semplicemente, in un Caffè, poi siamo andate a fare una passeggiata. Ho amato il suo modo di essere: molto chiara sulla sua idea del film, la sua idea del personaggio. Ciò mi ha convinta immediatamente. E poi il personaggio di Kate mi ha toccata, molti dei tratti della sua personalità risuonavano in me. Ho un lato gioioso, solare, ma ho anche, come lei, un lato più chiuso, timido, nel mio mondo. Non è sulla terra al cento per cento, ha un lato fluttuante tra la vita e la morte. Interpretare una medium mi ispirava, è una cosa intensa.

Nel cast anche Emmanuel Salinger, che è stata la prima scelta per il ruolo di Korben che racconta: “Avevo incrociato Rebecca quando era un’allieva alla Fèmis e io insegnante di ruolo al primo anno. Poi lei mi ha chiamato un anno fa per prenderci un bicchiere, così, in modo informale. Lì mi ha raccontato la sua storia, che ho trovato subito formidabile. Ma mi aspettavo che mi proponesse un ruolo secondario. E invece no! Mi proponeva il ruolo di Korben! Era da molto tempo che non ricevevo una proposta di tale importanza. La sceneggiatura mi ha totalmente conquistato. Accettare era un’evidenza. Poi, in studio, è piacevole perché si sente che lei sa ciò che vuole. Quindi anche quando si è alla ricerca, c’è una direzione, non lascia errare i suoi attori senza che ci sia un capo. Korben é stato un personaggio molto toccante da interpretare, perché é colto dal film nel momento in cui viene convocato per qualcosa da cui si credeva lontanissimo.”

Un film eccezionale dove nulla è lasciato al caso, neanche la lingua, infatti sia Natalie che Lily-Rose parlano sia inglese che francese. Da vedere assolutamente.

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