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La prima donna

LA PRIMA DONNA un film di TONY SACCUCCI con LICIA MAGLIETTA
ESCLUSIVAMENTE 5-6-7 OTTOBRE 2020

1928. La storia dimenticata, e riportata alla luce, di Emma Carelli, diva assoluta della Lirica, prima donna manager italiana.
Esaltata dal suo talento. Osannata dal pubblico. Estromessa e annientata da una società che non poteva accettare che una donna fosse prima.

Il film, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Teatro dell’Opera di Roma racconta la vicenda dimenticata, ritrovata e clamorosa di Emma Carelli: diva assoluta del teatro d’opera, osannata in tutto il mondo nei primi del ’900, e una delle prime donne manager italiane, direttrice del Teatro Costanzi (l’odierno Teatro dell’Opera di Roma) dal 1912 fino al 1926. Soprano acclamata in Italia, in Europa, fino in Sudamerica, riuscì a trionfare anche come impresaria in un ambiente dominato esclusivamente da uomini portando nel suo teatro, per la prima volta in Italia, Picasso, i Balletti russi, i Futuristi. Popolarissima e insieme innovatrice, carattere indomito, libera, emancipata, sin da giovane manifestò un’indole tale da farle tenere testa a colleghi più maturi, ai concorrenti degli altri Teatri, addirittura all’autorità massima e temuta del maestro Arturo Toscanini. E al capo del nuovo regime, Benito Mussolini.

Molto, tanto, troppo, per una donna in quegli anni. Arrivata allo zenit della considerazione pubblica, Emma Carelli inizia durante il fascismo a subire contraccolpi dalla sfera privata e da quella politica. Nel 1926 il Governo la estromette improvvisamente dalla direzione del suo teatro, perché – recita un resoconto redatto dalla polizia segreta fascista – “come donna ha sviluppato un carattere indipendente che le fa assumere atteggiamenti di superiorità verso chicchessia”.

Nell’Italia che si avvia verso il regime autoritario Carelli vede la fine del suo teatro. Del suo matrimonio. Della sua parte di protagonista nel mondo dello spettacolo.
Muore in maniera cruenta nel 1928, l’anno che registra il maggior numero di donne suicide nella storia d’Italia.
La sua storia, di disparità e violenza di genere, nascosta negli archivi per decenni, torna alla luce con questo film.

La vicenda di Emma Carelli, esaltata dal suo talento, osannata dal suo pubblico, estromessa da un potere che non poteva accettare che una donna potesse occupare una posizione preminente, e farlo con indipendenza di giudizio e potere – insomma che una donna potesse occupare la posizione di un uomo – non può non riportarci al dibattito sulla disparità di genere oggi. Sulla violenza di genere e sulla lotta per denunciarla, riaffermata di recente con forza mediatica proprio dal mondo dello spettacolo. Su quanta strada manca per una parità di trattamento che dipenda solo dai meriti.

Saccucci racconta questa storia attraverso riprese originali dentro il tempio del Teatro dell’Opera di Roma, dove Emma Carelli è interpretata da un’attrice del calibro di Licia Maglietta. Che riesce a farci sentire, vedere, vivere, l’arte e la donna mai vista e conosciuta che ebbe nome di Emma Carelli, come fosse una presenza viva.

Lo trovi nelle sale di:
SENIGALLIA GABBIANO 06-ott
PESARO SOLARIS 07-ott
ANCONA ITALIA 07-ott
ASCOLI PICENO NUOVO PICENO 05-ott
JESI PICCOLO 5-6 ott
CIVITANOVA CECCHETTI 6-7 OTTOBRE

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