Effe Cinematografica agenzia di distribuzione cinematografica per le sale di Marche, Umbria, Abruzzo e Molise

  • trash orizzontale
trash orizzontale1
slider jquery by WOWSlider.com v8.8
Ancona, in oltre 200 “stanno con la sposa”

augugliaro cinema italiaOltre 200 spettatori hanno preso parte, ieri sera al cinema Italia di Ancona, all’attesa proiezione del film Io sto con la sposa e al successivo dibattito con il regista Antonio Augugliaro presente in sala. Un evento riuscito oltre le aspettative per un tema, quello dell’immigrazione, che tocca Ancona da vicino visto che anche il porto dorico è uno dei punti di arrivo dei viaggi dei disperati, nella maggior parte dei casi gestiti dalla criminalità organizzata.

L’evento è stato organizzato da una collaborazione tra Effe Cinematografica, Cinema Italia e Polisportiva Antirazzista Assata Shakur. Augugliaro è arrivato nel capoluogo regionale verso le 20 ed è stato accolto al cinema da tre ragazze vestite da sposa che lo hanno affiancato nei saluti iniziali al pubblico. Io sto con la sposa narra la vicenda incredibile, ma realmente accaduta, di un gruppo di siriani e palestinesi in fuga dalla guerra e con il desiderio di arrivare in Svezia. Per farlo dovranno violare le leggi attualmente in vigore e per evitare controlli fingeranno un corteo nuziale. Un film che diventa documento storico di estrema attualità, oltre che di denuncia.

Per realizzato Augugliaro, affiancato alla regia da Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, ha rischiato il carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il film è stato prodotto con un crowdfunding che ha coinvolto sul web oltre 2500 persone. Alcune di queste erano presenti in sala e Augugliaro le ha ringraziate personalmente per aver reso possibile il film. Al termine della proiezione è seguito un intenso dibattito con tante domande da parte del pubblico e il regista a rispondere alla domande.

“Offre uno sguardo diverso sulla questione immigrazione – ha detto il regista – Uno sguardo più umano e questo è sufficiente. Non vogliamo dare nessun messaggio. Il film è privo di ogni retorica o di particolari denunce alle Istituzioni. Semplicemente guarda a delle persone che hanno l’esigenza di scappare dal proprio Paese perché hanno una guerra in corso e quindi rischiano la vita. Persone che vogliono raggiungere un luogo più sicuro dove poter realizzare la propria vita. Con questo documentario spero che il pubblico possa guardare il fenomeno con occhi diversi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Categorie
Commenti recenti