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Lion – curiosità

La Weinstein Company ha acquisito LION in fase di sceneggiatura al Festival di Cannes del 2014, dove hanno chiuso accordi per la distribuzione mondiale, esclusa Australia e Nuova Zelanda. Transmission Films sarà il distributore per l’Australia e la Nuova Zelanda. Il film è stato co-finanziato dalla Screen Australia e dalla Fulcrum Media Finance.

Quando Emile Sherman e Iain Canning della See-Saw Films, hanno sentito per la prima volta la vera storia del viaggio fatto da Saroo Brierley per ritrovare la sua casa d’infanzia e la madre biologica, hanno capito subito che avrebbe potuto trasformarsi in un film estremamente potente.

Iain ed Emile hanno approcciato Garth Davis per proporgli di dirigere il film durante il Sundance Film Festival del 2013, durante l’anteprima mondiale della loro serie televisiva, Top of the Lake, co-diretta da Garth e Jane Campion, che è anche co-autrice della serie. Ambedue i registi sono stati nominati agli Emmy per il loro lavoro in Top of the Lake.

La produttrice Angie Fielder dell’Aquarius Films, i cui precedenti crediti includono Wish You Were Here, con Joel Edgerton e Teresa Palmer, girato in Cambogia, è stata invitata a unirsi al team produttivo. Lei ed Emile cercavano un progetto su cui lavorare insieme. Prima ancora che Emile le avesse parlato del film, Angie aveva scoperto la storia di Saroo in un articolo e ne era rimasta colpita.

Quando Emile mi ha detto che aveva acquisito i diritti del libro di Saroo, mi ci sono voluti meno di due secondi per decidere che volevo farlo. E poi mi ha detto che Garth Davis era il regista. Sono da sempre un’ammiratrice del lavoro di Garth, quindi l’idea del fim era davvero emozionante”, dice Angie. “La storia di Saroo non si può inventare, è così incredibile. Ha tutte le caratteristiche del grande cinema – avventure, rischi, viaggi attraverso i continenti, viaggi nel tempo. E questo viaggio è profondamente emotivo. Ciò che la rende così incredibilmente cinematografica è che la storia, alla fine, è anche tanto soddisfacente. Dopo anni di ricerca, senza la sua famiglia biologica, alla fine, in maniera stupefacente, come se trovasse un ago in un pagliaio, lui trova casa”.

Motivato a onorare la storia originale, Garth è andato in India durante la fase di sviluppo del film e ha passato del tempo a Calcutta e anche nel villaggio di origine di Saroo. Garth era presente quando Kamla, la madre biologica di Saroo e Sue, la madre adottiva, si sono incontrate per la prima volta. Alcune delle riprese di LION sono state girate proprio nel villaggio e i famigliari di Saroo hanno visitato il set diverse volte.

Per me era importante mettermi il più possibile nei panni di Saroo e quindi ho letteralmente ripercorso il suo cammino. Ho passeggiato nel suo villaggio e mi sono immaginato come potesse esere crescere da bambino in quell’area. Mi sono seduto su una panchina della stazione di Burhanpur dove si svegliò da solo e poi a Calcutta, alla stazione centrale e a Howrah, dove sono stato colpito dallla forza piena della storia. Anch’io ho dei figli e immaginarne uno di cinque anni da solo lì, incapace di parlare la lingua…è lì che mi sono reso conto che sarebbe stato davvero un film potente”.

Per coincidenza anche Luke Davies, lo sceneggiatore,  aveva letto online la storia di Saroo giusto qualche giorno prima che Emily lo contattasse e ne era stato rapito: “È una storia incredibilmente commovente. Ed è una storia primitiva – la perdita e il ricongiungimento con la propria madre. L’opportunità di viaggiare con la scrittura in luoghi davvero emozionanti, è la cosa più eccitante per uno scrittore”, dice Luke.

Una delle grandi sfide del film era trovare un bambino indiano che potesse interpretare Saroo all’età di cinque anni. La scelta è ricaduta su Sunny Pawar

Continuavo a tornare su Sunny. Puntavo l’obiettivo della telecamera su di lui e avevo la sensazione che fosse il bambino che cercavo. Avevo bisogno di un bambino che nella sua condizione naturale potesse già darmi l’80% della performance, qualcuno con uno sguardo profondo, una storia, una qualità da ammirare… e Sunny ne aveva da vendere. Poteva stare seduto in una stanza con le telecamere puntate e chi lo guardava veniva risucchiato dalla storia, dal suo viso. Allo stesso tempo c’era qualcosa di più oscuro, di più interessante”, continua Garth.

La produzione è partita a Calcutta, città dell’India orientale, nel gennaio del 2015. Dev Patel, che interpreta Saroo da adulto, è arrivato all’inizio delle riprese per girare le scene del ricongiungimento con la madre naturale di Saroo.

Iain Canning e Angie Fielder ricordano la prima impressione che hanno avuto quando hanno incontrato Saroo Brierley. Angie dice: “Quando incontri Saroo, ti fai subito un’idea di come sia sopravvissuto a cinque anni nelle strade di Calcutta. C’è qualcosa in lui di estremamente resiliente, intraprendente e sicuro. Al tempo stesso, è la quintessenza dell’uomo australiano con il senso dell’umorismo di un teppistello”. Iain aggiunge: “Sono rimasto molto colpito da quanto sia portato verso la famiglia, quella australiana e anche quella di origine in India. A quel tempo, era francamente sorpreso che la sua esperienza avesse catturato l’immaginazione del pubblico e anche di Google”.

Google ha assistito i produttori durante la lavorazione del film, assicurandosi l’autenticità delle scene in cui Saroo cerca i suoi luoghi di nascita utilizzando Google Earth.

Dopo aver incontrato la vera Sue Brierley nella sua casa di Hobart, in Tasmania, Garth sapeva che per interpretare il suo ruolo voleva l’attrice premio Oscar e vincitrice di Golden Globe, Nicole Kidman. “Stavo passando molto tempo con Sue e un giorno, mentre mi parlava, mi è venuto in mente un pensiero ‘questa è Nicole Kidman’. Con un colpo di fortuna inatteso, mentre eravamo in giro per il mondo per il casting, abbiamo ricevuto una nota che ci informava che Nicole aveva messo le mani sulla sceneggiatura, l’aveva letta ed era molto entusiasta di parlarne con noi. “Ho incontrato Nicole a New York e abbiamo parlato e pianto e pianto e parlato… sapeva tutto di Sue. È stato fantastico. Mi è piaciuto molto lavorare con Nicole e stare con lei. È super professionale, super preparata. Durante le riprese mi ha sempre fatto domande molto, molto intelligenti. È un’attrice che lavora duro. Ma più di tutto mi è piaciuto il suo coraggio. È quasi selvaggia quando lavora, s’impegna davvero sul personaggio. E poi era così adorabile sul set, fino al punto di parlare con i vicini che spiavano il set da sopra il recinto. È stata molto accogliente e amabile e anche tanto brillante”.

Rooney Mara, era stata suggerita dal produttore esecutivo Harvey Weinstein per il ruolo di Lucy, che diventa la ragazza di Saroo dopo che s’incontrano al college per l’ospitalità internazionale.

Weinstein aveva contattato Rooney personalmente per parlarle del film e poi Rooney poco dopo ha vinto il premio come Miglior Attrice al Festival di Cannes ed è stata nominata agli Academy Awards come Miglior Attrice non Protagonista per la sua interpretazione in Carol. “Lucy è fondamentale per la storia. Lei è tutto quello che Saroo vuole nel suo presente. Rooney dona una grandissima tenerezza al ruolo: le scene in cui Saroo e Lucy s’incontrano e s’innamorano sono così vive e toccanti”. Emile racconta che Garth afferma che Rooney Mara è una performer ipnotica: “Tutto il mistero della storia trapela dal suo viso… quando è silenziosa, diventa rumoroso, con tutto questo non detto che affiora in superficie. È davvero straordinario. Non mi ero reso conto di quanto sarebbe stata potente questa parte, perché la gran parte di quello che succede tra Lucy e Saroo non viene verbalizzata. Ma Rooney è un’attrice capace, senza dire una parola, di far emergere tutto. Una cosa quasi irreale da osservare”.

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